Lode al Rebo
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26
Feb
2013
Lode al Rebo
Rebo, questo sconosciuto.
Ebbene, noi desideriamo che sconosciuto non sia più. Non merita questo vino di essere in seconda linea. Anzi. Con queste righe vogliamo ricordare a quanti lo hanno assaggiato e a coloro che non lo conoscono, quanto il Rebo sia un'espressione massima del nostro territorio, nella sua totalità.
Correva la prima metà del '900 quando all'Istituto Agrario di San Michele a/A operava il ricercatore trentino Rebo Rigotti (http://www.valledeilaghi.it/cms/mostra-vini-2008/rebo-rigotti-uno-dei-grandi-genetisti-italiani-del-...).
Esperto genetista, Rigotti si occupò in prevalenza di incroci. E tra il 1937 ed il 1950 ne realizzò a centinaia, tra varietà locali ed internazionali. I più famosi sono gli incroci 107-3 Rebo, 84-11 Gold Traminer, 107-2 Sennen, 123-4 Gosen. Il Rebo in particolare è frutto dell'incrocio Merlot X Teroldego.
Nel lontano 1976 tre aziende agricole piantarono per la prima volta il Rebo: l'Istituto Agrario, Maso Salengo e noi,Cantina Dorigati.
Ci consideriamo in pratica pionieri di questo vitigno, e del vino Trentino Rebo Doc. I vigneti nei quali è coltivato non sono quelli tipici del Teroldego in Piana Rotaliana. Ma bensì collocati sulle colline pedemontane del Monte di Mezzocorona, dove terreni poveri e ghiaiosi esaltano al meglio questa rustica varietà. Il vino si presenta di colore rosso rubino, leggermente meno intenso di quello del Teroldego; al naso troviamo note tipicamente fruttate di mora e ribes, con una leggera spezia che ricorda nelle annate più fredde quella del Cabernet Frank. Al gusto il tannino morbido e la bassa acidità danno un vino morbido e vellutato, che rimane però molto fresco. L'affinamento in botte grande di rovere aumenta oltre il fruttato al naso, anche la piacevolezza del gusto.
Insomma un vino non sopra le righe, ma di piacevole beva e soprattutto di estrema armonia.
Ora in vendita è l'annata 2011...generosa nella dolcezza dei tannini, e di una freschezza brillante.
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