Concimazioni: come e perché
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03
Dic
2013Concimazioni: come e perché
Stiamo effettuando in questi giorni la concimazione autunnale.
Questa operazione ha il compito di riequilibrare la concentrazione di sostanze nutritive nel terreno, disponibili quindi alla pianta durante l'annata vegetativa prossima.
Le sostanze nutritive di nostro interesse sono essenzialmente di 3 gruppi:
sostanza organica
macroelementi
microelementi
La sostanza organica serve quale riserva di macro e micro elementi a lenta cessione, e per il suo potere ammendante, ovvero la capacita di trattenere l'acqua ed i minerali prima citati, rendendoli disponibili alla pianta più a lungo.
I macroelementi sono fosforo, azoto e potassio, e sono i più importanti per la pianta in quanto determinano direttamente la capacità di fotosintetizzare elementi nutritivi e la quantità di produzione dell'anno in corso. L'azoto può essere di diversi tipi, ovvero più o meno disponibile alla pianta nel breve e lungo periodo.
I microelementi, quali ferro, boro, magnesio, manganese, ecc... hanno una notevole importanza ma ne sono necessarie concentrazioni minori. Questi determinano l'equilibrio della pianta, nella vegetazione e nella produzione.
Per tutte e tre queste categorie è necessario trovare un equilibrio e di conseguenza il giusto apporto annuo per il proprio vigneto, il quale avrà delle caratteristiche diverse ed esigenze diverse da altri. Infatti anche l'eccessiva concentrazione di qualche minerale può provocare squilibri e di conseguenza problematiche sanitarie sulla pianta.
Prima della concimazione andiamo quindi a valutare l’equilibrio vegeto-produttivo avuto dalle piante durante l’annata appena conclusa, e soprattutto la tipologia di terreno del vigneto in questione.
Nella nostra azienda i principali macrotipi di terreno sono due:1. terreni limo sabbiosi della Piana Rotaliana, coltivati a Teroldego Rotaliano
2. terreni ghiaiosi a scheletro prevalente delle colline pedemontane sulle pendici del monte di Mezzocorona
Nel primo caso la fertilità dei terreni è molto buona, con un’ottima % di sostanza organica ed un buon equilibrio di macroelementi. Per le caratteristiche del Teroldego (pianta molto generosa) non effettuiamo concimazioni da tanti anni. Quest’anno però abbiamo deciso di apportare sostanza organica, macro e micro elementi, per portare un maggior equilibrio alle piante. Asportando infatti ogni anno la produzione, va a diminuire la disponibilità di tali sostanze nel terreno. Questa concimazione verrà ripetuta ogni 5/6 anni.
Come concime è stato deciso di utilizzare lo scarto di lavorazione del BIODIGESTORE di Cadino(BZ), ricco di sostanza organica (ha un rapporto C/N di 13!), e molto stabile per quanto riguarda la cessione dei macro elementi (N) e microelementi. Questo concime viene distribuito sulla fila ai piedi delle piante, e successivamente interrato effettuando una lieve lavorazione del terreno.
Questo concime sostituisce il letame ed il liquame altrimenti non utilizzabili causa la vicinanza alle case abitate e quindi il problema dell’odore.
Nel secondo caso dei terreni ghiaiosi di collina la fertilità è molto scarsa, anzi, scarsissima. Quindi l’apporto di concime avviene annualmente in questa tipologia di suoli. Vi è necessità sia di apportare macroelementi che sostanza organica ammendante, per aumentare la capacità del terreno di trattenere acqua e sostanze nutritive.
Nei vigneti più vecchi (20/25 anni) viene effettuata una concimazione con liquame bovino maturo(con fermentazioni batteriche), autunnale tutti gli anni, e ogni 2/3 anni anche primaverile. La concimazione primaverile apporta una maggiore quantità di azoto.
Nei vigneti giovani invece (da 1 a 5 anni) oltre al liquame viene anche apportata una buona quantità di letame bovino maturo (maturato 12 mesi) per aumentare ancora di più la sostanza organica.